CGT: La sfida climatica richiede un cambiamento radicale della politica ferroviaria pubblica

L'alta velocità Torino-Lione è vista in maniera molto diversa dai due lati delle alpi. Qui la posizione della CGT, il principale sindacato francese.

 

Pubblicato il 5 maggio 2023

 fonte: https://www.cgt.fr/comm-de-presse/le-defi-climatique-appelle-un-changement-radical-de-politique-publique-pour-le-ferroviaire

 

Ratificato nel 2022 da Francia e Italia, lo storico trattato di cooperazione del Quirinale sottolinea "l'interesse strategico dello sviluppo coordinato e sostenibile della mobilità ferroviaria transalpina". Le proposte per la Lione-Torino avanzate dal Conseil d'Orientation des Infrastructures (COI) nel suo rapporto consultivo contraddicono questa grande ambizione. La chiave di volta del collegamento ferroviario europeo, il tunnel di 57,5 km attualmente in fase di scavo sotto le Alpi, è irreversibile e sarà completato entro il 2032.  


È logico che l'Italia abbia deciso di consegnare le sue linee di accesso al progetto nello stesso momento. Proponendo di posticipare l'entrata in servizio delle tratte di accesso francesi a dopo il 2045 e dando priorità a lungo termine alla linea storica Digione-Modane, il COI sta mettendo seriamente a rischio il successo della più grande infrastruttura di mobilità a basse emissioni di carbonio per passeggeri e merci d'Europa.

È ragionevole che il tunnel ferroviario più lungo del mondo, progettato per collegare l'Europa orientale e occidentale, non abbia vie di accesso sul lato francese? La Francia non può permettersi di perdere questa opportunità storica. Deve essere all'altezza delle sue responsabilità, dei suoi impegni internazionali, del suo desiderio di reindustrializzazione e della sfida climatica.

La CGT ricorda che l'inquinamento da polveri sottili uccide più di 40.000 persone in Francia, di cui 140 ogni anno nelle valli della Tarentaise e della Maurienne. Si tratta quindi del primo fattore di rischio ambientale in termini di malattie e morti premature.

Progetto chiave della transizione ecologica, il collegamento transalpino è un anello mancante essenziale per il collegamento delle reti ferroviarie europee. È un grande progetto per il futuro, al servizio degli interessi ecologici, economici e geostrategici della Francia, che deve essere la forza trainante.


La Francia e l'Italia meritano di essere finalmente collegate da una linea ferroviaria completa, moderna ed efficiente, da un'infrastruttura per il futuro adatta allo sviluppo dei grandi flussi contemporanei ma anche utile per la mobilità regionale quotidiana.

Per la CGT, non dobbiamo combattere la battaglia sbagliata: il futuro del pianeta, e la risposta alle esigenze di trasporto, passa inevitabilmente attraverso la priorità di un trasporto pulito e collettivo, e di nuove infrastrutture ferroviarie, sotto il controllo pubblico, per riequilibrare i modi di trasporto e sviluppare la loro complementarità, e per garantire che ogni modo paghi un prezzo equo.

Questo obiettivo richiede un elevato livello di status per i lavoratori delle ferrovie e per tutti i lavoratori dei trasporti, nonché norme che impediscano qualsiasi forma di dumping sociale tra i lavoratori e tra i modi di trasporto.

La CGT e le sue organizzazioni si impegnano con determinazione a garantire la messa in servizio delle vie d'accesso francesi, condizione decisiva per l'apertura del collegamento ferroviario Lione-Torino.

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